Ti Fidi di Te? 10 Modi per Ritrovare la Fiducia in Te Stesso

Ci presentiamo con nome, cognome, e a volte con la professione, definendoci attraverso etichette statiche e mono-dimensionali che ci riducono a un’unica faccia, un’unica identità. Padre o madre esemplare, figlio o figlia responsabile. Ci consideriamo individui separati, come se fossimo una realtà unica e coesa. Questo perché c’è un Ego e una personalità dominante che ci tiene insieme, creando un’illusione di completezza.

Questa illusione di essere “uno” è rafforzata dalla cultura, dalla società e dalle nostre stesse aspettative. Ci insegnano che dobbiamo avere una “personalità” definita e che essere coerenti in ogni situazione è segno di maturità.

Ma la realtà è ben diversa: siamo molto più complessi di quanto sembri a prima vista. Non siamo una singola entità, ma una moltitudine di voci interne, di desideri contrastanti, di emozioni a volte opposte, di pensieri che cambiano a seconda del contesto e delle esperienze.

L’illusione di essere un’unica identità stabile ci impedisce di riconoscere le diverse istanze, spesso in conflitto l’una con l’altra, che convivono in noi. La voglia di avventura che convive con un desiderio di sicurezza. Il desiderio di relazioni stabili che convive con un trauma da abbandono. La voglia di mettersi in gioco che convive con la paura di fallire e il trauma dell’umiliazione.

Per riuscire a raggiungere una vera unità interiore e fiducia in se stessi, è necessario prendere coscienza delle diverse parti di noi che coesistono, integrandole in un’armonia che riflette la nostra complessità autentica.

Non siamo entità singole: dentro di noi convivono parti diverse, ognuna con desideri e bisogni specifici. Per esempio, una parte di te potrebbe desiderare seguire una passione artistica, mentre un’altra vuole un lavoro stabile per compiacere la famiglia. La mancanza di fiducia nasce quando una parte “silenzia” le altre. Inizia ascoltando tutte le tue parti e cercando soluzioni che rispettino il loro benessere.

Regola pratica

Per ogni decisione importante chiediti: “Tutte le mie parti sono allineate su questa scelta?” Ascolta le voci che emergono quando stai deliberando su cosa vuoi fare. Può aiutarti scrivere su un foglio tutto quello che ti viene in mente su quell’argomento. Magari stai riflettendo su una separazione, magari dopo anni di matrimonio.

Quali voci emergono in te quando pensi a questa cosa? Magari sentirai parti di te incoraggiarti ad uscire da una relazione che non ti soddisfa, mentre un’altra parte di te potrebbe porti obiezioni: la paura della solitudine, l’impatto sulla famiglia, l’opinione dei parenti e degli amici. Ascolta tutte le voci, dando a ciascuna pari dignità e prendendo consapevolezza della molteplicità di opinioni e sentimenti che convivono in te.

Quando riconosciamo che dentro di noi convivono parti distinte con interessi contrastanti, è facile pensare che solo una delle due parti debba prevalere o che si debba trovare un compromesso. Per esempio, penseremo che la parte di noi che cerca sicurezza debba vincere su quella che cerca avventura e cambiamento, o viceversa.

Questo è un tipico gioco a somma zero: se una parte vince, l’altra perde. Ma in realtà, possiamo imparare a integrare queste parti in modo che entrambe trovino uno spazio, senza che nessuna debba “perdere”. La chiave sta nel riconoscere che non esistono solo soluzioni di vittoria o sconfitta, ma che esistono anche possibilità in cui tutti vincono (Win-Win), creando un equilibrio in cui tutte le parti possano coesistere in modo armonioso, portando vantaggi a ogni aspetto del nostro essere.

Un esempio concreto: se devi decidere se accettare un’offerta di lavoro che ti permetterebbe di guadagnare di più, ma che ti allontanerebbe dalle tue priorità familiari, potresti esplorare soluzioni che permettano a entrambe le tue esigenze di essere soddisfatte, come negoziare condizioni di lavoro più flessibili che ti permettano di mantenere un buon equilibrio tra carriera e famiglia.

Regola Pratica

Quando hai esigenze contrastanti, chiediti: “Questa decisione arricchisce o impoverisce una parte di me? C’è una decisione alternativa che può soddisfare tutte le mie esigenze senza bisogno di sacrificarne alcune?”

La fiducia in se stessi è strettamente legata alla nostra capacità di conoscere e accettare chi siamo veramente. Quando ci concediamo il tempo di esplorare le nostre emozioni, desideri e timori, iniziamo a costruire una relazione più profonda con noi stessi. Quando riconosciamo che ogni scelta che facciamo, anche quelle che sembrano danneggiarci, provengono da una parte di noi che cerca di proteggerci, sviluppiamo un rapporto di onestà e apertura verso noi stessi. Capiamo in fine di poterci fidare di noi.

Regola Pratica

Dedica 10 minuti al giorno ad ascoltare i tuoi pensieri e sentimenti senza cercare di cambiarli. Annota cosa emerge, anche se non sembra rilevante. Questo ti aiuterà a entrare in sintonia con te stesso.

Un aspetto fondamentale per costruire fiducia in noi stessi è imparare a stabilire confini chiari dentro di noi. Spesso siamo così influenzati dalle aspettative degli altri o dalle voci interne che ci spingono a fare di più, a dare di più, che dimentichiamo di mettere dei limiti sani.

Se una parte di noi tende a essere perfezionista, rischiamo di diventare esigenti con noi stessi al punto da sacrificare il nostro benessere. Allo stesso modo, se una parte di noi è troppo accondiscendente, possiamo finire per trascurare i nostri bisogni autentici. Imparare a dire “basta” è essenziale per non svuotarci e rimanere fedeli a noi stessi.

Regola Pratica

Identifica 3 confini personali da rispettare ogni giorno. Ad esempio, potresti stabilire che non lavorerai oltre un certo orario, che dedicherai del tempo alla cura di te stesso ogni settimana, o che ti impegnerai a non fare promesse che non puoi mantenere. Comportati come se fossi il tuo migliore amico.

Tutte le nostre azioni sono guidate dalla paura o dall’amore. Se agiamo sotto l’effetto della paura, tendiamo a prendere decisioni che non rispecchiano il nostro vero desiderio. La paura ci spinge a evitare il dolore, a difenderci, a proteggerci da ciò che ci sembra minaccioso. Al contrario, l’amore ci invita a perseguire il nostro benessere autentico, a seguire ciò che ci fa crescere e ci rende felici. Ogni volta che devi prendere una decisione, fermati un momento e chiediti: “Sto facendo questo per evitare qualcosa che temo, o per fare qualcosa che amo e che mi arricchisce?”

Agire per amore significa scegliere ciò che ti nutre, che ti spinge verso la realizzazione dei tuoi sogni, che ti porta più vicino alla tua verità interiore. Agire per paura, invece, significa limitarsi, rimanere intrappolati in scelte che non ci appartengono e che, alla lunga, ci impediscono di crescere.

Regola Pratica

Ogni volta che devi prendere una decisione importante, chiediti: “Cosa mi sta guidando? L’amore o la paura?”